Il senso tragico del teatro è nella sua amarezza profonda, nel suo sotterraneo pessimismo, nella sua sfiducia nei valori etici dell’uomo e questa amarezza, questo pessimismo questa sfiducia egli esprime in modi umoristici, in termini di forza. Ne sia di esempio “Le voci di dentro”, che merita di essere posta fra le più belle e significative commedie di Eduardo.
Da questo motivo muove le commedie: torbida la vita e torbidi i sogni degli uomini. Sconcertante e desolata commedia, in cui crolla tutto; e crolla perché ai suoi uomini non parlano “le voci di dentro”. Le voci della coscienza che parlavano a Zì Nicola, il vecchio che non parlava mai, che aveva rinunziato a parlare, perché meglio essere muto se l’umanità è sorda. A questo, le voci di dentro avevano detto per tutta la vita: Fa così – Non farlo -Cambia strada – Fermati. Ed egli poteva essere sicuro della buona strada, sognando queste voci.
L’umanità non è dunque perduta: essa troverà la sua salvezza quando queste voci le parleranno dentro; quando l’uomo potrà ancora sognare sogni limpidi. Sono questi il significato poetico, il mes
saggio umano, il monito universale della commedia ( Giulio Trevisani, 12 dicembre 1948 ).